Quando consegnarono le chiavi del grande e antico palazzo di via Caterina Scazzeri di Latiano (BR) al direttore dell’U.O.S.M. Carlo Minervini , il luogo era completamente spoglio. Le stanze con le volte a stella hanno rievocato la pancia dello storico cavallo di cartapesta, Marco Cavallo, realizzato nel 1973 dagli internati del manicomio di Parco San Giovanni  a Trieste nel laboratorio artistico ideato e condotto da Giuliano Scabia. La pancia di Marco Cavallo, che era  stata contenitore dei sogni e dei desideri degli internati, è diventata per noi nuovamente simbolica custodia di progetti da realizzare e di diritti e doveri da acquisire e consolidare. Il cavallo blu, simbolo di libertà perché ruppe muri, grate e cancelli prima di sfilare nelle vie di Trieste con Franco Basaglia, ricoverati, operatori, artisti e volontari, nel suo colore ci ricorda  l’infinito del cielo e del mare.

Il Marco Cavallo è un Centro Sperimentale Pubblico per la Salute Mentale di Comunità  situato in un bellissimo e antico palazzo. Il Centro offre luoghi diversi dai tradizionali spazi della psichiatria in cui non si parla della malattia o ci si ritrova come malati, bensì si parla di vita e ci si ritrova come persone che mettono a disposizione le proprie risorse e sviluppano nuove competenze. Rappresenta il luogo dove lavorare, discutere, progettare, ricercare, creare o, semplicemente, trascorrere il tempo libero in modo creativo e piacevole.

Vogliamo realizzare la Salute Mentale di Comunità, fondata sulle intersezioni di diversi gruppi e tipologie di servizi/istituzioni del territorio e sull’osmosi tra comunità di persone con disagio psichico e vita comune di tutta la cittadinanza. Inoltre le attività proposte al suo interno sono capaci di offrire spunti al percorso di costruzione di sé che ogni persona porta avanti nel corso della propria vita.

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Palazzo De Nitto in Latiano, sede del Marco Cavallo